Il mercato dei cosmetici a base di CBD è in forte espansione e tanti si chiedono se le aziende stanno semplicemente cavalcando l’onda di una nuova moda o se il CBD ha realmente benefici anche per la pelle.
Dalle ricerche consultabili online, pare che l’olio al CBD aiuti a ridurre l’infiammazione e a supportare i naturali processi di guarigione della pelle. Sembra avere anche proprietà antiossidanti, grazie alle quali rallenta la comparsa dei segni dell’invecchiamento.

Come agisce il CBD sulla pelle
Il sistema endocannabinoide è formato da una rete di recettori presenti in tutto il corpo, anche sulla pelle, e il suo compito è quello di garantire l’equilibrio.
Se applicato localmente, il CBD è un principio attivo che interagisce con questi recettori, senza raggiungere il flusso sanguigno. I prodotti al CBD arrivano fino ai tre principali recettori della pelle: dolorifici, tattici e dermici. In più, interagiscono sempre anche col recettore CB1, esplicando effetti analgesici.
È il modo con il quale il CBD interagisce con le cellule della pelle, prevenendo l’insorgenza di patologie. Da quel che si è capito fino ad oggi, il CBD è un sebo-regolatore. Quindi, chi ha la pelle grassa può sfruttarne i benefici per agire su irritazioni e arrossamenti, anche se raccomandiamo sempre un consulto con il dermatologo, specialmente nei casi più acuti.
In più, stiamo parlando di un antinfiammatorio naturale: diversi studi hanno notato che inibisce le citochine, i mediatori dell’infiammazione prodotti dal corpo, riequilibrando il sistema endocannabinoide.
CBD contro psoriasi e acne
In linea generale, è possibile affermare che la cosmesi a base di CBD ha importanti proprietà lenitive. Sono stati notati effetti calmanti e normalizzanti sulla cute che aiutano a limitare i disturbi anche in caso di pelle sensibile, incluso il semplice rossore. Tali meccanismi aiutano a tenere sotto controllo la salute della pelle anche per chi non soffre di alcun disturbo cutaneo.
Secondo alcuni ricercatori, il CBD aiuta a inibire l’azione delle cellule che producono il sebo in eccesso, riducendo la risposta infiammatoria dell’epidermide.
Tale aspetto lo rende utile contro l’acne, in quanto vanta anche doti antibatteriche. In più, sembra essere utile per diverse condizioni, anche come coadiuvante nei trattamenti per disinfiammare la psoriasi. Si tratta di un disturbo cutaneo causato dalla eccessiva presenza di cheratinociti, che porta a eritema, desquamazione e prurito. Secondo recenti studi, l’olio al CBD rallenta questa proliferazione inibendo i processi patologici e si rivela efficace anche sull’eczema.
Dato che non stiamo qui a vendervi l’olio al CBD ma a cercare di informarvi, ci teniamo a ricordare che si dovrebbero attendere più studi scientifici e maggiori approfondimenti, per essere sicuri di questi risultati. Come spesso sottolineiamo, quando si assumono cannabinoidi, la risposta del sistema endocannabinoide di ognuno di noi cambia di persona in persona.
Come utilizzare l’olio al CBD
L’olio di CBD può essere adoperato nei massaggi per sfruttarne le sue proprietà energizzanti, calmanti e stimolanti. Ma come usare l’olio al CBD per il viso?
Se si vogliono sfruttare le proprietà di questo prodotto per il viso, è possibile mescolarne poche gocce nella propria crema idratante, oppure preparare una maschera per il viso al CBD, mescolando:
- ½ cucchiaino di fondi di caffè;
- 2 cucchiaini di formaggio quark;
- ½ cucchiaino di miele;
- 4-6 gocce di olio di CBD.
È una maschera utile per rigenerare e purificare la pelle del volto, agendo all’interno dei pori.
L’olio di CBD può essere adoperato anche per rafforzare le unghie e prendersi cura delle cuticole. In molte affermano che è benefico anche quando aggiunto al balsamo: basta applicarlo sulle lunghezze e risciacquare con uno shampoo, per nutrire e idratare a fondo i capelli.
Per concludere, le nostre solite raccomandazioni.
Quando si applica il CBD per via topica per la prima volta, ci si chiede quante gocce di olio al CBD sono necessarie. Il consiglio è di testare una piccola quantità di prodotto su una piccola zona di pelle (non il volto), e notare eventuali reazioni prima di applicarne di più. Ad oggi, non sono stati registrati particolari effetti collaterali e, quei pochi segnalati, sono di minima entità.
Ma ognuno ha una pelle diversa e noi non siamo dermatologi, quindi consigliamo sempre prudenza quando ci si avvicina all’uso di nuovi principi, anche quando 100% naturali.
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